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Cos’è lo yoga?

Nato in India nei secoli scorsi, lo yoga è un metodo di autodisciplina per sviluppare ed armonizzare mente, corpo e spirito. Il termine, sanscrito, deriva dalla parola yui, che significa unire o legare. Yoga significa Unione, l’unione di mente, corpo e anima, l’unione dei due opposti, l’unione del cielo e della terra, l’unione del maschile e del femminile, ecc. Quando la mente il corpo e l’anima sono connessi o allineati, la forza vitale fluisce in modo che siamo totali, nel qui e ora, con la completa attenzione e presenza della mente e dell’anima nel corpo.

Una delle definizioni migliori della funzione dello yoga la possiamo trovare già più di 2000 anni fa, quando il saggio Patanjali scrive: “Yoga chitta vritti nirodha" che si può tradurre con “lo Yoga acquieta il movimento della mente”.

Attraverso l’allenamento fisico e la pratica meditativa la mente emotiva lascia pian piano la presa, fino a quando la persona può ritrovare il suo equilibrio e tornare in armonia con il mondo. Chi si cimenta nella pratica dello yoga, principiante o esperto che sia, si mette a confronto con tutti gli aspetti che coinvolgono la propria persona. Attraverso i diversi elementi di tale disciplina, ogni singolo individuo evolve verso la consapevolezza del se in ogni sua parte.

Lo Yoga non è uno sport. E’ una disciplina che ha per obiettivo la crescita personale e spirituale.


Gli yoga sutra di Patanjali parlano di un sentiero di 8 passi che conducono all’illuminazione.

1. Yama, auto dominio, controllo, astensione da azioni errate;

2. Nijama, rette osservanze, purezza interiore ed esteriore;

3. Asana, giusto atteggiamento sia fisico, durante l’esecuzione, che emotivo e mentale;

4. Pranayama, retto dominio della forza vitale;

5. Pratyahara, retto distacco dalle emozioni e dalle cose del mondo;

6. Dharana, concentrazione;

7. Dhyana, meditazione;

8. Samadhi, flusso continuo di coscienza.

Il nostro più profondo desiderio di “star bene”, la nostra intima ricerca della felicità, ed il raggiungere questa ambita meta, passa attraverso la comprensione e la realizzazione di questi 8 punti. Quando nel nostro quotidiano inizieremo ad operare per giungere ad un’intima coscienza dei meccanismi del nostro corpo, quando comprenderemo che anche le più comuni azioni possono essere distruttive, quando inizieremo a comprendere quanto una nostra emozione atta a ripetersi può modificare evidentemente il corso della nostra giornata, inizieremo a comprendere il vero significato dello yoga.

 

 

 

Com’è la pratica dello yoga?

Secondo la filosofia tradizionale, lo yoga si basa sull’assunzione di determinate posizioni, chiamate Asana, mantenute con il controllo del respiro, Pranayama. Una volta stabilizzati il respiro ed il corpo il praticante può entrare in meditazione. Anche se parte dall’esercizio fisico, lo yoga non si limita quindi all’assunzione di qualche “strana posizione”, ed i suoi benefici si potranno ottenere solo con la pratica di tutti gli aspetti.

 

Nel mondo moderno tuttavia la pratica del corpo è diventata centrale: oggi la maggior parte delle persone non è in contatto con il proprio corpo, e sperimenta continuamente dolori e tensioni. Da qui la necessità di usare le asana per riequilibrare e rinforzare il corpo, per poi passare agli aspetti più meditativi e spirituali.

Le Asana sono quindi il fondamento di ogni lezione di yoga, e ogni stile ne propone di diverse, ciascuna con regole e significati, benefici e vantaggi. Piuttosto comuni in una lezione (specialmente nelle lezioni più avanzate) sono anche le tecniche di respirazione (pranayama), che possono essere usate non solo per rilassare corpo e mente, ma anche per energizzarli. Anche in questo caso ogni stile di yoga usa diverse tecniche con diversi scopi.

Tra le asana più semplici e conosciute c’è, per esempio, la posizione del cane, che si esegue partendo carponi, per poi puntare i piedi a terra, sollevare il bacino inspirando ed espirando distendere braccia e gambe. Simile ma non uguale, la posizione della tigre, utile per allentare le tensioni muscolo-scheletriche della schiena: partendo carponi con le braccia e le gambe in linea con spalle e bacino e gli alluci che si sfiorano, inspirando ruotare il bacino portando il coccige verso l’alto, inarcando la schiena, ed espirando portare il coccige verso il basso. Meno conosciuta ma utilissima per migliorare assetto posturale ed equilibrio, invece, la posizione del pilastro: stesi a terra, supini, con le gambe piegate e i piedi aderenti al terreno; inspirando sollevare la gamba e il braccio destro, mettendo piede e mano a martello.

Tra le tecniche di pranayama citiamo invece la respirazione a narici alternate: la si pratica generalmente da seduti, con la colonna dritta e si inspira lentamente dalla narice destra (ad esempio), mentre si tiene chiusa la sinistra. Completata l’inspirazione si chiude la narice destra e si espira dalla sinistra. Completata l’espirazione, si inspira nuovamente dalla sinistra (alternando quindi il giro) ed il ciclo ricomincia. Questa respirazione ha un effetto calmante sulla mente e riequilibra il funzionamento dei due emisferi crebrali.

 

Che benefici ha lo yoga?

Lo yoga agisce sul sistema nervoso simpatico e parasimpatico attraverso le posture che ‘lavorano’ sulla flessibilità della colonna vertebrale che viene considerata il prolungamento del cervello con tutti i suoi nervi, portando benefici a tutto il corpo.

I benefici e i vantaggi assicurati dalla pratica costante dello yoga sono più numerosi di quanto si pensi.

Migliora l’elasticità, la forza e la tonicità muscolare.

Le posizioni allenano a dovere muscoli e tendini, aiutandoli a diventare più elastici e “allungabili”, ma anche potenziandone tono, forza e resistenza.

Anche il respiro facilita l’allungamento della muscolatura, perché una corretta respirazione favorisce uno stato di rilassamento globale utile per il lavoro di allungamento muscolare.

Rilassa corpo e mente.

Le posizioni e le tecniche di respirazione dello yoga favoriscono il rilassamento mentale e fisico, aiutano ad allentare le tensioni e a ridurre gli effetti deleteri dello stress.

Migliora la postura e la mobilità delle articolazioni, sfruttandone, grazie alle diverse posizioni, a pieno la fisiologica possibilità di movimento.

Le Asana coinvolgono le articolazioni di tutto il corpo, abituandole gradualmente ad una maggiore mobilità. Anche la postura ci guadagna, prevenendo la comparsa di dolori scheletrici, fastidi articolari e problemi alla schiena.

Stimola la circolazione e allena il cuore. Grazie allo yoga è possibile sollecitare al meglio la circolazione del sangue in tutti i distretti corporei, anche i più periferici, migliorando anche l’ossigenazione dei tessuti. Pur non essendo un allenamento di tipo aerobico, lo yoga inoltre sollecita positivamente anche il sistema cardio-circolatorio, migliorandone la funzionalità, la capacità di resistenza e di recupero dopo uno sforzo.

 

 

HATHA VIDYA YOGA

Per Hatha Yoga si intende uno stile generico, che non segue particolari scuole, ma si rifà semplicemente alla tradizione. Questo stile è il più adatto per i principianti e per chi vuole approcciarsi alla disciplina cominciando dalle basi.

Si potrebbe affermare che quasi ogni tipo di yoga insegnato in occidente è una variante dell’Hatha Yoga classico. E’ uno stile che si focalizza quasi totalmente sulla pratica fisica (asana e pranayama), e meno su altri aspetti più spirituali.

In questo tipo di yoga si effettua un modesto sforzo fisico con lo scopo di riuscire a superari i propri limiti fisici. Nello stesso tempo però, non si dimenticano mai il rilassamento e la calma che dovrebbero esserci in ogni asana.

Rispetto ad altri stili di yoga, l’Hatha Vidya Yoga pone maggiore enfasi sulle pratiche di consapevolezza e di meditazione: portando l’attenzione sul corpo dopo ogni asana si raggiunge un maggior rilassamento ed il corpo può beneficiare pienamente della pratica.

Particolare enfasi è data inoltre alla correzione della postura, anche attraverso esercizi specificamente variati e modificati per adattarsi alle caratteristiche di ognuno.

Questo stile è adatto a chi comincia e a chi vuole lavorare sulla propria postura. L’enfasi sulla pratica meditativa lo rende inoltre adatto anche a chi cerca un rilassamento più profondo e vuole avvicinarsi ad un percorso anche spirituale.

L’Hatha Vidya Yoga, così come altri stili, aumenta la forza dei muscoli dandogli allo stesso tempo flessibiltà, toglie rigidità alla colonna vertebrale e mantiene le articolazioni elastiche anche se gli anni passano. In generale si ha una maggiore consapevolezza del proprio corpo ed anche la mente ha innumerevoli benefici.

 

Tra i tanti benefici che tale pratica comporta ci sono anche una maggiore consapevolezza spirituale, un miglioramento della capacità di concentrazione, una più profonda autostima ed un nuovo senso dell’autodisciplina.